Torta di mele e scuola steineriana


Oggi voglio condividere con voi parte della vita di mio figlio e più esattamente la sua scuola, la scuola steineriana. Forse molti di voi non la conoscono e non ne hanno mai sentito parlare ma è giusto far conoscere a più persone possibili queste scuole purtroppo rare e sconosciute nel nostro paese. 
E come simbolo di questa scuola ho voluto scegliere una torta che la rappresenta al meglio. Semplice, dolce e che sa di famiglia! Ora la ricetta e più sotto vi parlerò un pò di questa scuola.


Ingredienti:
200 g di farina tipo 2
50 g di farina di mais fumetto
4 mele 
1 cucchiaino di bicarbonato
120 g di zucchero integrale di canna
½ cucchiaino di vaniglia in polvere
1 pizzico di sale
Buccia grattugiata di un limone
1 pizzico di curcuma
½ bicchierino di grappa
1 tazzina da caffè e mezza di olio di girasole
1 cucchiaino di aceto
Latte di avena q.b.

Procedimento:
Mescolare le farine con il bicarbonato, lo zucchero, la vaniglia, il sale, la buccia di limone e la curcuma. Aggiungete poi l'olio, il mezzo bicchierino di grappa e latte d'avena quanto basta per ottenere una consistenza bella morbida. Aggiungete anche le mele sbucciate e tagliate a pezzi piccoli. Mescolate e aggiungete il cucchiaino di aceto e mescolate ancora cercando di far incorporare aria. Versate il composto in una tortiera unta d'olio e infornate a 180 gradi per circa 30/40 minuti. Fate sempre la prova stecchino! Che dire, deliziosa, alla fine le torte semplici vincono sempre.


Come promesso vi parlo un pò di questa scuola. O meglio, vi racconto come io la vedo e come vedo il mio Nicola. E' un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove lo stress non esiste, non esiste la competizione. Un luogo dove regna la pace, la magia, un luogo fatto di sorrisi, di abbracci, di fiabe, di canti, di rispetto per il bambino, di rispetto per i tempi di ogni bambino. Nessuna forzatura a fare cose che un bambino non si sente di fare ma soltanto un profondo rispetto per i sentimenti di ogni individuo. Non siamo macchine che devono solo produrre, non siamo un semplice numero ma siamo vita ed emozioni.
Nicola è felice di andare a scuola, si sente a casa, si sente in famiglia, sente di poter essere ancora sè stesso e non uno fra tanti. Una scuola fatta di cose semplici, con giochi semplici fatti in materiali naturali come il legno o la stoffa. C'è molto spazio per il gioco libero dove ogni bambino è libero di esprimere al meglio sè stesso, di usare pienamente la propria fantasia senza troppi divieti che smorzano la creatività del bambino. Imparano a fare il pane, i biscotti, a lavare i piatti, a pulire, a conoscere la terra e a coltivare un orto, a conoscere ciò che la natura ci offre. Conoscono le verdure, i vari cereali (che non vuol dire pasta) e il rispetto per gli animali.
Vengono accolti la mattina con la sola luce esterna che entra sottile dalle finestre perchè un bambino ha bisogno di svegliarsi con calma e dolcemente. Poi insieme alla maestra vanno nel "regno" dove rimangono seduti mentre la maestra canta delle dolci canzoni e mette della cremina sulle mani ad ogni bambino. Poi lentamente vanno a sedersi al tavolo dove li aspetta una tisana calda e una fetta biscottata con la marmellata. E con questo rituale il bambino ha avuto modo di svegliarsi definitivamente con molta dolcezza e, dopo aver scostato tutte le tende o acceso le luci, ora sono pronti per giocare e divertersi.
Questa è solo una piccola parte per farvi capire com'è questo tipo di scuola e i rituali importanti per mettere il bambino a proprio agio come fosse a casa. 
Se siete interessati ulteriormente a questa scuola e se volete una descrizione più dettagliata vi lascio il sito della scuola di Nicola: Scuola Libera e la pagina facebook Scuola Libera Lonigo

Ora vi lascio con un pò di foto che a volte spiegano più delle parole.


I bambini mentre cercano di rompere le nocciole per mangiarle


Nicola che vuol fare pulizia dalle foglie secche 


Breve pausa con le noccioline dopo aver fatto una bella passeggiata 


Festa di S.Michele intorno al fuoco


Sgranando i melograni


Nicola e maestra alle prese con la torta


Festa di S.Martino intorno al fuoco con lanterne fatte dai bimbi


Compleanno di Nicola con i miei cupcakes


Chi gioca a fare equilibrismo


Mentre sistemano le spade di legno


Impastando per fare il pane



Poi c'è chi pulisce


E chi lava i piatti


Mentre preparano una torta di mele


Nicola che ha un suo metodo per lavare i piatti


Come tutti i giorni si apre il pasto con una verdura cruda, in questo caso, rapa rossa


Si comincia a seminare le piantine per l'orto


Disegnando a lume di candela


Pulizie dei giochi


Pulizia dei mantelli 


Preparazione del sale alle erbe con il rosmarino raccolto nell'orto



E per finire vi lascio con la foto del regno dove i bambini vengono accolti al mattino per prepararli ad affrontare con gioia e serenità la giornata. 

Un abbraccio a tutti voi e ricordatevi che un bambino ha bisogno di tranquillità, di cose semplici, ha bisogno di gioire, di essere sè stesso ma soprattutto ha bisogno di essere felice!















Commenti

  1. Meraviglia!!! Buona ripresa per domani a tutti i piccoletti! Baci
    ValeVico

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    1. Grazie mille ValeVico!!! Che bello trovare un tuo commento!

      Baci

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  2. ma quello è un posto da sogno!anch'io voglio la stanza del risveglio.ogni bambino dovrebbe poter vivere la sua giornata in un posto magico come quello dove va il tuo nicola.io ho ricordi tremendi della scuola materna.andavo dalle suore e mi ricordo il risveglio dal sonnellino pomeridiano con suor Clementina (pensa te come mi è rimasta impressa dopo tutti sti anni), che ci tirava giù dalle brandine in stile marines americano, accendendo le luci al neon di botto tipo interrogatorio.Ricordo poi i piccoli ricatti che a quella età sembravano enormi, tipo...se non mangi gesù bambino non viene più a portarti i regali.la madonna piange e tua mamma si ammala...robe così.e pensa che era privata sta scuola materna e i miei poveretti pagavano una cifra, pensando fosse l'educazione per me.il risultato è che io evito chiesa e affini come la peste, e le suore le vedo come persone cattive.i primi anni di educazione nel percorso della vita, sono importantissimi.
    p.s. nicola con la corona è spettacolare!

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    1. Mamma mia, vedo che è stata una brutta esperienza anche per te! Anch'io ho vissuto la scuola malissimo...tutta dall'inizio alla fine. Non mi sentivo me stessa, mi sentivo imprigionata in qualcosa che non mi apparteneva e infatti sono andata a lavorare presto. A Nicola ho voluto regalare quello che anch'io avrei voluto. Andare a scuola con il sorriso e la voglia di andarci penso sia fondamentale per ogni bambino e, come dici tu, i primi anni di educazioni sono importantissimi!

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  3. Ciao Michi! Molto invitante la torta :-) Il tuo Nicola è sempre più uguale a te (quindi bellissimo anche lui)! e la scuola Steineriana ha principi molto belli che condivido pienamente, l'unica perplessità che ho è che i bambini poi credano che il mondo sia quello e che alle medie o alle superiori si sentano un po' smarriti... Quindi credo che poi il percorso per gli indirizzi successivi sia un po' obbligato... Che tu sappia, esistono percorsi Steineriani anche per i licei? Io cambierei tante cose; orari, mensa, progetti... Mi piacerebbe che ci fosse un po' di Steiner anche nella scuola pubblica ma sono sempre pro scuola pubblica anche se in questo momento ci sono un sacco di problemi e zero soldi con cui risolverli...

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    1. Ciao Fede, grazie per i complimenti. Le scuole steineriane arrivano fino alla terza media e tutti quelli che sono passati poi alle superiori non hanno mai avuto nessuna difficoltà anche perchè, a quella età, si è già abbastanza grandi e maturi e il mondo reale con tutte le sue problematiche già l'hanno scoperto da tempo.
      Sono del parere che i bambini devono fare i bambini e i grandi devono fare i grandi. I bambini che vanno alle scuole statali smettono di fare i bambini perchè vengono obbligati a fare cose non adatte a loro. Come lo stare seduti per 4/5 ore ad ascoltare dei maestri che spiegano cose spesso troppo complicate per poi tornare a casa e ritornare a stare seduti per la quantità infinita di compiti che si ritrovano da fare. Sappiamo tutti che l'attenzione di un bambino è bassa, non si può pretendere da loro più di quello che possono fare. Significa solo stressarli e mandarli in confusione. Pensa che Nicola non riesce a stare fermo un secondo seduto nemmeno quando mangia, figuriamoci ad ascoltare per ore una lezione a scuola.
      I bambini hanno bisogno sì di essere istruiti ma hanno anche bisogno di correre, giocare, saltare, di stare il più possibile all'aria aperta. Se non fanno adesso i bambini quando avranno modo di farlo?
      Noi adulti lo sappiamo molto bene che poi non si ha più tempo per niente e allora, perchè non regaliamo una vera infanzia a questi bambini invece di volerli già come dei piccoli adulti?

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    2. Eccomi Michi! Ci tenevo a dirti che sono d'accordissimo con te! I bambini dovrebbero essere bambini e rispettati per le loro esigenze.... Apparte su una cosa; ti assicuro che i ragazzini alle superiori avrebbero più p
      bisogno che alle elementari e alle medie! Vivono un importante fase di transizione e non sono grandi come pensi tu. Te ne renderai conto tu stessa... Baci!

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    3. Sì Federica, io stessa ho passato una fase tremenda da adolescente quindi so di cosa parli. Quando ho detto che sono più "grandi" più che altro intendevo che riescono a stare seduti ad ascoltare per più tempo o che riescono a rimanere più concentrati di un bambino.
      Poi, dalla fase di transizione è difficile scappare, c'è chi l'affronta meglio di altri ma tutti ci devono passare purtroppo... Diciamo che, secondo il mio punto di vista, e parlo per esperienza personale, se si vive un'infanzia in cui ti hanno aiutato ad essere te stesso e ti hanno accettato per quello che sei senza volerti cambiare, la fase di transizione la superi con più semplicità!

      Un abbraccio Fede

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  4. Spettacolo....dici che mi accettano a scuola?????
    Grazie per il post ora ho capito ancor meglio:)

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  5. Ma che meraviglia questa scuola, ora ho capito un po’ meglio di che si tratta.
    Anche dove abito io c’è una cosa del genere, si chiama Asilo Svizzero (ma fa anche elementari e, penso, medie) e ho sempre un po’ invidiato chi ha avuto la fortuna di andarci.
    Non so se avrò mai dei figli, ma dovessi averne la scuola sarà un grosso dilemma da affrontare… io ho avuto esperienze tranquille in una normale scuola pubblica e ne serbo tanti bei ricordi, ma immagino cosa possa essere capitare in una struttura in cui si viene strattonati da quello che si è per già “dover essere” qualcun altro.
    Forse l’unica perplessità che ho è la stessa di Federica… spero che quando e se sarà il mio momento anche le scuole “normali” si saranno avvicinate ad una visione più vicina a quella del bimbo.

    Un abbraccio Michela, rubo un morso di torta! ;-)

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  6. Spero anch'io che le scuole statali possano diventare più a misura di bambino un giorno...ma da quello che vedo vanno sempre più in là, vogliono i bambini sempre meno bambini e li fanno diventare adulti il prima possibile. Ai miei tempi non c'erano tutte le materie che ci sono adesso o quell'infinità di compiti che si ritrovano da fare i bambini al giorno d'oggi. E purtroppo vedo che è sempre peggio...e i bambini sono sempre più stressati, annoiati, arrabbiati, irrequieti...e c'è da capirli...

    Ciao a presto! ;-)

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  7. Che magnifica torta! E' proprio vero che le cose più semplici vincono sempre, e non solo se parliamo di torte...che dire, questa scuola Steineriana è meravigliosa, e ti dirò la verità mi sarebbe piaciuto frequentarla perché come te penso che vivendo un'esperienza del genere, fino all'età delle scuole medie, sia poi più facile affrontare quello che aspetta dopo...spero di avere la possibilità di farla frequentare ai miei figli, quando ne avrò, e se non mi sarà possibile lo seguirò come modello per il tempo che trascorreranno a casa con me...la serenità, la costruttività che emerge dalle foto che ci hai postato è secondo me quanto di meglio si possa offrire come educatori e come genitori.
    A presto e grazie per la condivisione :)

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    1. Grazie mille Alice! Ti dirò, la scuola non è economica, ed io e mio marito ci abbiamo pensato tanto prima di mandarci Nicola, ma alla fine abbiamo deciso di rinunciare ad altre cose e di regalare a lui questa splendida e magica avventura. Spero possa affrontare il futuro, spesse crudele e spietato, con molta più serenità e positività di come l'ho sempre affrontato io!

      A presto e un abbraccio

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  8. Che bello Michi. Menomale che esistono scuole così. Se penso a mia sorella che è rimasta traumatizzata alla scuola materna. Pensa che non ha parlato per 7 anni. Abbiamo dovuto vedere psicologi, ma niente. Lei ora si ricorda solo di quella maestra che le infilava la pasta in gola.
    Fortunato il tuo Nicola e bellissima la torta.

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    1. Ma davvero??? Sono sconvolta, non ho parole! Poverina tua sorella, deve aver passato dei gran brutti momenti!
      Nicola è fortunato, un posto così ti fa stare davvero bene!

      ciao cara

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  9. Molto interessante questo post! ho scoperto questo tipo di scuole girovagando su internet e, quando avrò un figlio (spero presto), mi piacerebbe approfondire. inoltre mi sono appena trasferita e ho scoperto che vicino a casa c'è proprio una scuola steineriana...sarà un segno del destino?? :D
    Baci baci

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    1. Ciao Elena, direi che è sicuramente un segno del destino! Ne vale davvero la pena, la serenità e la gioia di un bambino nell'ambiente scolastico sono fondamentali. Ti faccio un in bocca al lupo per il bimbo che verrà!
      A presto
      Un abbraccio

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  10. Ti dico solo che mi sono commossa a vedere le foto!!!!Io ho una bimba di 17 mesi e purtroppo qui da me una scuola così ce la sogniamo!!!!

    Complimenti per il tuo blog, davvero bellissimo e con tante ricette favolose!

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    1. Ciao Frida, ti ringrazio tantissimo per i complimenti! E mi fa davvero piacere che queste foto ti abbiano commossa perchè significa che anche attraverso queste immagini si capisce l'atmosfera che regna lì dentro. Purtroppo so che di queste scuole non ce ne sono molte in giro ed è davvero un peccato.
      Per noi è un piccolo grande sognoo che si è realizzato!

      Grazie mille ancora!

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  11. Perchè l'hai abbandonata se è cosi' interessante?
    Scusa io ti seguo da tempo in silenzio e amo molto Steiner...

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    1. Ciao Angela, abbiamo abbandonato questa scuola per svariati motivi che non mi va di condividere qui sulla pagina. Oltre al fatto della distanza.

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