Crackers crudisti

 


Oggi vi propongo una ricetta crudista che, alcuni di voi mi avevano chiesto poco tempo fa, dopo aver visto la foto nelle storie di Instagram e Facebook. 

Questa è la ricetta che faccio più spesso ma si possono variare i semi, si possono aggiungere erbe aromatiche, si può mettere del porro, della cipolla. Insomma, si possono variare un po' gli ingredienti, l'importante è che ci siano il grano saraceno e i semi di Chia o di lino che fanno da legante. 

Quindi ecco cosa serve per prepararla!


Ingredienti:

350 g di grano saraceno germogliato 

8 pomodori secchi 

1 spicchio d'aglio 

1 cucchiaio di semi di Chia 

2 cucchiai di semi di sesamo 

2 cucchiai di semi di girasole 

Sale 

Acqua q.b. 


Procedimento:

Iniziamo facendo germogliare il grano saraceno. Di solito ne faccio germogliare un po' che poi uso in varie preparazioni quindi nella ricetta trovate il peso di quello già germogliato. 

Mettiamo del grano saraceno in una ciotola, copriamolo con dell'acqua e lasciamolo in ammollo per circa 1 ora. 

Trascorso il tempo lo scoliamo e lo mettiamo in un germogliatore o in una ciotola o barattolo con un telo o garza puliti sopra. Il grano saraceno andrà sciacquato un paio di volte al giorno e lasciato nel barattolo coperto dalla garza. I germogli spunteranno presto e di norma, anche in base alle temperature, si potrà utilizzare già dopo 3 giorni per fare i crackers. 

Prendiamo 350 g di grano saraceno germogliato e frulliamolo insieme ai pomodori secchi, allo spicchio d'aglio e al sale aggiungendo un po' d'acqua. 

Trasferiamo il tutto in una ciotola e aggiungiamo i semi misti. Aggiungiamo altra acqua se serve. Deve risultare un impasto facile da spalmare. 

Ora mettiamo della carta da forno sui ripiani dell'essiccatore e spalmiamo il nostro impasto il più sottile possibile. 

Mettiamo nell'essiccatore e lasciamo asciugare a 42 gradi per 10/12 ore circa. 

Se non avete un essiccatore potete metterli nel forno a 50 gradi anche se non saranno esattamente crudisti dal momento che le proprietà rimangano inalterate fino ai 42 gradi, poi con altre temperature si perdono un po' i nutrienti. Ma vengono bene ugualmente. 


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